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Accadde ..... a Torino

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
25 aprile I moti che precedettero la liberazione di Torino, al termine del secondo conflitto mondiale, cominciarono con uno sciopero generale il 18 aprile 1945.
La popolazione si adoperò con coraggio estremo, arrivando in alcuni casi a respingere i tentativi nazisti di ingresso nei quartieri operai.
Il 25 aprile i partigiani entrarono in città costringendo i reparti tedeschi alla ritirata il 28. La colonna di carri armati della Wermacht, uscendo dalla città, si fermò e puntò i cannoni contro lo stabilimento della Fiat a Mirafiori. Fortunatamente il comando tedesco decise di proseguire la ritirata senza ritorsioni. Gli alleati arrivarono nel capoluogo piemontese soltanto il 3 maggio. Per il grande eroismo dimostrato dai cittadini, Torino ricevette nell'immediato dopoguerra la Medaglia d'Oro della Resistenza.

25 aprile 1945
ACI Come è facile attendersi da una città che ha visto svilupparsi in modo tanto precoce quanto massiccio l'industria automobilistica, l'Automobile club d'Italia (ACI) venne costituito a Torino, nell'ormai lontanissimo 1905.

1905
Adelaide di Susa Torino fu contea franca sino alla metà del X secolo, quando la dinastia degli Arduinici creò la Marca che mantenne il dominio della città e delle vallate torinesi sino alla morte di Adelaide di Susa, nel 1091.
Il matrimonio di Adelaide con Oddone I di Savoia dette l'avvio alla politica espansionistica sabauda verso la città, che tuttavia solo nel 1280 passò sotto il controllo di Tommaso II di Savoia - Acaia; la dominazione sabauda si stabilizzò definitivamente intorno all metà del XV secolo quando nel 1424, Amedeo VI di Savoia - Moriana ottenne per sè e per i suoi discendenti il titolo di principe del Piemonte.

1050
Adelchi Carlo Magno valicò, con le truppe, i passi delle Chiuse di San Michele nel 773, per muovere guerra contro Desiderio, re dei Longobardi.
Messo in fuga dalla schiacciante superiorità dei Franchi, Desiderio approntò una rapida ritirata, consegnando a Carlo Magno Torino e il Piemonte.
Le vicende connesse a questa battaglia vennero cantate da Alessandro Manzoni nella tragedia "Adelchi".

773
Agnelli Giovanni La Fiat è stata fondata il 9 settembre 1899, in una sala di Palazzo Bricherasio, da Giovanni Agnelli, Cesare Goria Gatti, Michele Lanza, Roberto e Carlo Biscaretti di Ruffia, Giovanni Ceirano e Aristide Faccioli.
La prima officina, inaugurata il 19 marzo dell'anno successivo, era in corso Dante e aveva una cinquantina di operai.

9 settembre 1899
Alberghi (tariffe) Vittorio Amedeo I fissò, il 27 novembre 1634, le tariffe alberghiere nel seguente modo: per pensione completa, con manutenzione del cavallo il prezzo era di lire 1.12; pensione completa senza cavallo lire 1; solo cena, con manutenzione del cavallo 12 centesimi; solo cena senza cavallo 6 centesimi.

27
novembre
1634
Almanacco di Torino L'editore e tipografo Onorato Derossi ottenne, nel 1780, l'incarico di pubblicare un almanacco che contenesse le chiese e i luoghi di interesse artistico culturale di Torino.
La guida, che il tipografo stampò nella sua officina in contrada di Po, conteneva anche nome, titolo, carica e abitazione delle persone che si distinguevano per nascita e impiego e di quelle che esercitassero professioni di pubblica utilità, come architetti, artigiani, avvocati, banchieri, chirurghi, impiegati pubblici.

1780
Amedeo VI di Savoia - Moriana Torino fu contea franca sino alla metà del X secolo, quando la dinastia degli Arduinici creò la Marca che mantenne il dominio della città e delle vallate torinesi sino alla morte di Adelaide di Susa, nel 1091.
Il matrimonio di Adelaide con Oddone I di Savoia dette l'avvio alla politica espansionistica sabauda verso la città, che tuttavia solo nel 1280 passò sotto il controllo di Tommaso II di Savoia - Acaia; la dominazione sabauda si stabilizzò definitivamente intorno all metà del XV secolo quando nel 1424, Amedeo VI di Savoia - Moriana ottenne per sè e per i suoi discendenti il titolo di principe del Piemonte.

1424
Analfabetismo Da un censimento pubblicato sull'Annuario economico politico risultava che, nel 1848, i maschi che non sapevano leggere né scrivere nel regno di Sardegna erano 949.813 contro 1.531.846.
Le femmine 554.434 contro 1.869.994.
Nella divisione di Torino però sapevano leggere e scrivere 139.370 maschi contro 147.676, a riprova di una più alta scolarizzazione dei territori amministrativamente legati al capoluogo.

1848
Annibale Disceso dalle Alpi, Annibale iniziò un cruento assedio di 3 giorni al termine dei quali si impadronì della città mentre i superstiti erano ormai fuggiti nelle campagne.
Pochi anni più tardi, nel 207 a. C., il fratello Asdrubale passerà nuovamente da Torino nel tentativo di portare soccorso al grande condottiero cartaginese.

207 a.C.
Arma dei Carabinieri L'Arma dei Carabinieri nacque a Torino il 13 luglio del 1814 quale corpo di militari "per buona condotta e saviezza distinti".
Il re Vittorio Emanuele I, tornato a Torino dalla Francia dopo l'abdicazione e l'esilio di Napoleone I, intraprese un'onerosa opera di riordinamento del Regno, che prevedeva anche la riorganizzazione dell'esercito e la creazione di un Corpo di truppe per la tutela della sicurezza pubblica. Un'apposita commissione sancì che il nuovo Corpo dovesse chiamarsi dei "Carabinieri Reali" e ne definì l'organizzazione, il reclutamento, i compiti ed i limiti di servizio.
Si giunse così alle Regie Patenti del 13 luglio 1814 che sancirono ufficialmente la nascita dell'Arma.
Alle Patenti istitutive fecero seguito un Regolamento per l'Istituzione del Buon Governo e del Corpo dei Carabinieri, e altre disposizioni circa il reclutamento, le paghe, l'armamento, l'alloggiamento, il numero di ufficiali da nominare, nonché l'organico dei sottufficiali e degli uomini di truppa. Nel novembre del 1814 fu infine decretata l'uniforme del Corpo, insieme a quella dell'intero esercito, e compilato il relativo regolamento.
Speciali distintivi per i Carabinieri furono il colletto ed i paramani celesti, le fodere rosse, i bottoni argentei, gli alamari e i fiocchi.
Per gli ufficiali, una sciarpa di seta giallodorata, costellata di piccoli segni turchini, con nappe, da portarsi intorno alla cintura, sopra l'abito.

13 luglio 1814
ATM Nel 1871 le linee tranviarie 3 e 4, su rotaia e a trazione animale, vennero rilevate da una società anonima belga (che restò nota come la "Belga"), la quale ottenne la concessione per altre due linee nel 1874.
Avendo la città ormai raggiunto i 220.000 abitanti, venne costituita nel 1875 la Società Torinese Tramways e Ferrovie Economiche, nucleo della odierna ATM.
La Torinese rilevò le linee 1, 2 e 3.
Su queste tre linee venne sperimentata per la prima volta in Italia una vettura tranviaria elettrica.

1875
Augusta Taurinorum Alla sua fondazione Augusta Taurinorum fu, come era usanza, iscritta in una delle tribù in cui era tradizionalmente suddivisa la popolazione della Repubblica.
La popolazione di Torino fu assegnata alla tribù Stellatina e questo spiega la scritta "ste" che si ritrova su tutte le epigrafi torinesi. .

I secolo a.C.
Augusto (Imperatore) Ritenendo Torino un importante nodo di comunicazione, l'imperatore Augusto installò nel 25 a. C. circa 3000 coloni romani che rapidamente si integrarono con gli abitanti indigeni.
Da questa data la città godrà per circa 4 secoli della "pax romana".

25 a.C.
Autobus Nel 1906, all'Esposizione di Milano, la Fiat e la Società Diatto presentarono un prototipo di tram sperimentale con motore a benzina, che può essere considerato il primo prototipo dell'autobus.
Tuttavia le prime linee di trasporto pubblico su veri e propri autobus furono "varate" soltanto nel 1928.
Le linee erano la 51 (Porta Palazzo - Madonna di Campagna), la 52 (da Ponte del Gatto a Cavoretto), la 53 (da piazza Poretti a piazza Massaua).

1906
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