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Accadde ..... a Torino
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Oberman
Rodolfo |
L'allora
celeberrimo ginnasta svizzero Rodolfo Oberman, a cui è intitolata
una via, giunse a Torino da Zurigo nel 1833, su invito del governo
sardo. Gli venne affidato l'incarico di direttore della Scuola militare
ginnastica di artiglieria presso il castello del Valentino. Contemporaneamente
il Ministero della guerra gli affidò il mandato di studiare,
elaborare e applicare un insieme di principi di istruzione fisica
per l'esercito.
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1833 |
Oddone
I di Savoia |
Torino
fu contea franca sino alla metà del X secolo, quando la dinastia
degli Arduinici creò la Marca che mantenne il dominio della
città e delle vallate torinesi sino alla morte di Adelaide
di Susa, nel 1091. Il matrimonio di Adelaide con Oddone I di Savoia
dette l'avvio alla politica espansionistica sabauda verso la città,
che tuttavia solo nel 1280 passò sotto il controllo di Tommaso
II di Savoia - Acaia; la dominazione sabauda si stabilizzò
definitivamente intorno all metà del XV secolo quando nel 1424,
Amedeo VI di Savoia - Moriana ottenne per sè e per i suoi discendenti
il titolo di principe del Piemonte.
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1050 |
Oddone
I di Savoia |
Adelaide
di Monferrato, figlia di Berta e Olderico Manfredi e signora del marchesato
di Torino, andò in sposa a Oddone di Savoia, figlio di Umberto
Biancamano.
Alla morte di Oddone, nel 1158, il figlio Pietro assunse formalmente,
sotto la tutela della madre, il marchesato di Torino e Ivrea.
Si suggellò così il possesso dei Savoia sulla città
di Torino.
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1158 |
Ospedale
De domo |
Il
documento più antico su un ospedale torinese è relativo
all'ospedale "de Domo", che diventerà in seguito
l'ospedale "San Giovanni".
Si tratta del testamento di Giovanni Aynardi, nel quale vengono assegnate
agli ospedali in cui è stato in cura somme in denaro dalla
sua eredità. Nel documento figurano l'ospedale "de Domo",
l'ospedale di Rialles (Reaglie) e l'ospedale di San Giacomo di Stura.
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n.d. |
Ospedale
San Salvario |
L'11
marzo 1821 iniziarono anche a Torino, come ovunque in Europa, i moti
insurrezionali.
Il capitano Vittorio Ferrero, alla guida di truppe composte di soldati
insorti e di civili occupò l'ospedale di San Salvario, costringendo
Vittorio Emanuele I all'abdicazione e ad abbandonare Torino.
Il 13 marzo Carlo Alberto, reggente in luogo di Carlo Felice, proclamò
la Costituzione.
Il 22 marzo tuttavia venne costretto da Carlo Felice ad abbandonare
Torino, sostituito temporaneamente dal conte Vittorio Sallier de la
Tour.
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11 marzo 1821 |
Ostensione
della Sindone |
I
Savoia conservarono la Sindone a Chambery sino al 1578; tuttavia le
ostensioni in Piemonte e comunque in Italia furono frequenti già
prima di tale data.
Nel 1476, la duchessa Jolanda, moglie del duca Amedeo IX il Beato,
fece un viaggio a Torino portando con sè la Sindone. Nel 1478
si preparò un'ostensione a Pinerolo il Sabato Santo. Successive
ostensioni avvennero nel 1488, nel 1494 e nel 1495 a Torino. Nel 1536
si ebbe un'ostensione a Milano. Nel 1561, avendo riottenuto con il
trattato di Cateau Cambrésis i territori francesi, Emanuele
Filiberto ricondusse la tela a Chambéry.
I tempi erano però ormai maturi per una diversa impostazione
della politica di governo e la Sindone venne condotta a Torino, appunto
nel 1578, dallo stesso Emanuele Filiberto. L'occasione favorevole
al trasferimento si era presentata nel momento in cui l'arcivesovo
di Milano Carlo Borromeo aveva deciso di recarsi a piedi in Savoia
per venerare il Santo Sudario: al fine di facilitare il viaggio, Emanuele
Filiberto portò la tela nel nuovo capoluogo sabaudo, ottenendo
così un notevole risultato di prestigio per la città.
Nel 1694 venne terminata la costruzione della cappella che da allora
la ospita, ad opera di Guarino Guarini.
Nel 1983 divenne proprietà della Santa Sede, per volontà
testamentaria di Umberto II di Savoia.
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1578 |
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Quartieri |
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