Si consiglia preventivamente, quando possibile, di verificare le informazioni
riguardanti gli orari e l'ingresso ai musei sul sito relativo a ciascun
museo:
Grandiosa
costruzione secentesca (fu residenza dei duchi di Savoia, dei Re di
Sardegna e dei Re d'Italia fino al 1865) più volte rimaneggiata
e ampliata; conserva il segno degli interventi degli artisti più
significativi che operarono a Torino.
Sono visitabili gli appartamenti reali riccamente decorati e arredati
dal XVII al XX secolo che documentano l'evoluzione del gusto dei sovrani
sabaudi e conservano non soltanto mobili ma anche orologi, porcellane
e argenti.
È
una delle più ricche collezioni di armi del mondo. Inaugurata
nel 1837 da Carlo Alberto, conserva numerosi tipi di armi bianche
e da fuoco e armature. Pregevoli le armi medioevali, numerosi gli
esemplari del '500 e del '600, molte le armi da fuoco, le armi e i
cimeli napoleonici e le armature appartenute ai sovrani sabaudi. Fanno
parte del Museo lo Scalone di Benedetto Alfieri (1740), la Rotonda
(1842), la Galleria Beaumont (1733) e il Medagliere (1839).
Inseriti
nel verde dei Giardini Reali, i padiglioni del Museo propongono un
ideale viaggio a ritroso nel tempo, per conoscere da vicino le numerose
e sorprendenti testimonianze del Piemonte antico, a partire dai celebri
argenti del Tesoro di Marengo. Nelle Orangerie del Palazzo, le collezioni
archeologiche raccolte dai Savoia a partire dal XVI secolo, costituiscono
un'eccezionale occasione di apprezzare culture e civiltà del
passato. Sono di prossima apertura le sale dedicate alla storia della
città di Torino, affacciate sui resti del teatro romano
Fondamentale
esempio di dimora patrizia torinese arrivata a noi pressoché
intatta.
L'edificio eretto alla fine del Seicento da Baroncelli, fu restaurato
alla metà del Settecento da Alfieri, cui si devono la decorazione
e il disegno di alcuni mobili nelle sale in stile.
Fu importante salotto culturale alla metà dell'800.
Visitare Palazzo Barolo è come percorrere, in un solo ambiente,
la vita torinese dal 1600 a oggi, passando attraverso le varie epoche
storiche, i diversi stili architettonici, il gusto dell’abitare.
Il
Museo, situato in un suggestivo locale nei sotterranei della chiesa
barocca del SS. Sudario, offre al visitatore un allestimento che,
seguendo un percorso storico - scientifico, illustrato da una audio-guida
personale con testo in quattro lingue, permette di acquisire un'informazione
più completa sulla storia del Sacro Lenzuolo e delle ricerche
che hanno indagato la Sua storia.
Il Museo presenta reperti suggestivi, oggetti di culto e i risultati
di ricerche sperimentali sulla Sindone, in modo da offrire un'informazione
più completa possibile sui vari aspetti che essa comporta (storici,
scientifici, devozionali e artistici). Gioiello del Museo è
la cinquecentesca teca in argento e pietre dure che ha custodito la
Sindone fino al 1998.
È
la prima istituzione europea del genere e il più antico museo
di Torino, fondato presso il Regio Arsenale da Carlo Emanuele III
nel 1731 ad uso dei giovani artiglieri della Scuola teorica istituita
da Ignazio Bertola.
L'importanza delle collezioni esposte, che presentano molti esemplari
provenienti da tutto il mondo, alcuni unici e di grandissimo valore,
conferiscono al museo un posto di primo piano tra i musei similari
del mondo.
Corso
Galileo Ferraris 0 - Torino
Tel 011 / 5629223
FONDAZIONE
ITALIANA PER LA FOTOGRAFIA.
La
Fondazione Italiana per la Fotografia nasce nel 1992 ed è un'istituzione
unica nel panorama delle strutture dedicate alla promozione della
cultura fotografica. Svolge con continuità un programma espositivo
di alto livello accanto al quale ha attivato la sezione didattica,
realizza la Biennale Internazionale di Fotografia e Fotodiffusione.
Ha al suo interno un laboratorio di restauro una sezione dedicata
all'archiviazione e catalogazione delle immagini, un centro studi
e una biblioteca con oltre 1.000 volumi. Promuove missioni fotografiche
e stages rivolti ai nuovi autori. .
Il
Museo ha sede nel palazzo che fu la residenza dei principi di Carignano,
ramo cadetto della casa di Savoia. La costruzione barocca è
una delle opere più famose di Guarino Guarini. Al suo interno,
nel 1848, fu fatta allestire da Carlo Alberto la Camera dei Deputati
del Regno di Sardegna (Parlamento Subalpino), che ivi tuttora si conserva.
Tra il 1864 e il 1872 il Palazzo fu raddoppiato per ospitare il primo
Parlamento dell'Italia unita. In ventisette sale documenti, cimeli,
armi, uniformi, vessilli e opere d'arte raccontano la storia d'Italia
dalla fine del XVIII secolo alla prima Guerra Mondiale. Particolarmente
rare e suggestive sono alcune ricostruzioni di ambienti, tra cui la
camera dove morì Carlo Alberto ad Oporto e il gabinetto ministeriale
di Camillo Cavour.
Importante documentazione sull'antifascismo e la Resistenza.
È
una tra le più importanti raccolte al mondo dopo quella del
Cairo. Fondato nel 1824 da Carlo Felice con l'acquisizione della raccolta
del console di Francia in Egitto, il piemontese Bernardino Drovetti,
e successivamente arricchito dagli scavi di Ernesto Schiaparelli,
il museo consta di circa 30.000 pezzi e documenta la storia e la civiltà
dell'Egitto, dal paleolitico all'epoca copta, con pezzi unici e raccolte
organiche di oggetti d'arte e d'uso quotidiano e funerario (tra cui
la Mensa Isiaca, la tela dipinta di Gebelein, la tomba intatta di
Kha e Merit, l'eccezionale tempio rupestre di Ellesjia, i rilievi
di Zoser).
Via
Accademia delle Scienze 6 - Torino
tel 011 / 5617776
fax 011 / 5623157 www.museoegizio.org
GALLERIA
SABAUDA.
È
una delle Pinacoteche più importanti d'Italia. Istituita nel
1832 in Palazzo Madama per volontà di Carlo Alberto, la Galleria
Sabauda accoglie le collezioni provenienti dal Palazzo Reale, dal
Palazzo Carignano di Torino e dal Palazzo Durazzo di Genova (acquistato
nel 1824), incrementate da acquisti e donazioni successive. Ceduta
allo Stato nel 1860, dal 1865 è ospitata al secondo piano del
seicentesco Palazzo del Collegio dei Nobili, poi dell'Accademia delle
Scienze. Nei due piani espositivi, con un allestimento rinnovato tra
il 1987 e il 1997, trovano posto oltre 700 dipinti divisi in 7 settori;
ai tre dedicati al collezionismo sabaudo da Emanuele Filiberto a Carlo
Felice (1559 - 1831) e alla raccolta di pittura fiamminga e olandese
del principe Eugenio DI Savoia - Soissons, si affiancano i Maestri
Italiani dal 300 al 500, le Scuole Piemontesi dal XIV al XVI secolo
e la collezione appartenuta al finanziere torinese Riccardo Gualino,
mantenuta in forma di casa-museo.
Un
mondo di curiosità in miniatura, sospeso tra gioco e magia
del teatro: è il regno delle marionette che trova sede nel
Teatro-Museo Gianduja. La pregevole raccolta della famiglia Lupi,
accumulata nei 200 anni della sua attività, annovera oltre
5000 pezzi tra cui centinaia di marionette, arredi e costumi dell'800.
Via
Santa Teresa 5 - Torino
tel 011 / 530238
FONDAZIONE
PALAZZO BRICHERASIO.
I
restauri del seicentesco Palazzo Bricherasio di Via Lagrange hanno
restituito quello che fu, tra Ottocento e Novecento, con la contessa
Sofia di Bricherasio, uno dei più significativi salotti culturali
di Torino. In cinque anni sono state realizzate esposizioni internazionali
sui grandi maestri dell'arte moderna e sono state ospitate rassegne,
incontri, manifestazioni sempre collegate da un "progetto di
revisione e rivisitazione della modernità", che hanno
coinvolto più di 500.000 visitatori.
Via
Lagrange 20 - 10123 Torino
infoline 011.5711888
tel. 011.5711811
fax 011.5711850 www.palazzobricherasio.it
ACCESSIBILE AI DISABILI
MUSEO
DI ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA.
Le
origini del Museo, pur raccogliendo raccolte precedenti, risalgono
al 1923. Nel 1936 venne trasferito nell'attuale sede e dal 1961 è
di proprietà dell'Università. Tra il materiale espositivo
numerose collezioni di studio primatologiche, antropologiche, paletnologiche
ed etnografiche che annoverano reperti di qualità eccezionale.
Istituito
nel 1978, il Museo Regionale di Scienze Naturali è ospitato
nell'edificio seicentesco che fu sede dell'Ospedale San Giovanni Battista.
Riunisce collezioni di botanica, entomologia, geologia - mineralogia
- petrografia, paleontologia e zoologia, in parte provenienti dai
Musei universitari e in parte frutto di nuove acquisizioni.
Sede di numerose mostre è anche dotato di una biblioteca specialistica
aperta al pubblico.
Palazzo
Cavour, uno dei migliori esempi dell'architettura barocca piemontese
del Settecento, è uno degli edifici storici più significativi
di Torino. Fu in questo palazzo e nelle sue stanze che si svolse perlopiù
la vita del noto statista Camillo Benso conte di Cavour. In questi
ambienti fu fondato il giornale "Il Risorgimento" e si discussero
e concretizzarono le sorti della nuova patria italiana con i personaggi
più illustri dell'epoca. Il Palazzo, costruito nel 1729 dall'ingegnere
torinese Giovanni Giacomo Gerolamo Planteri o Plantery (c. 1680 -
1756), è stato recentemente restaurato dalla Regione Piemonte,
che ne ha fatto una prestigiosa sede espositiva e di rappresentanza,
con la funzione di ospitare le grandi iniziative promosse dalla Regione
Piemonte.
PINACOTECA
DELL'ACCADEMIA ALBERTINA DI BELLE ARTI.
La
Pinacoteca, collocata nel palazzo dell'Accademia dal 1837, nacque
con finalità didattiche. Si fonda sul lascito della collezione
Mossi di Morano (1828), che comprende opere dal Quattrocento al Settecento
(Filippo Lippi, Defendente Ferrari, Martino Spanzotti, caravaggeschi,
fiamminghi, genovesi, veneti), e sulla donazione di Carlo Alberto
(1832) dei 60 cartoni di Gaudenzio Ferrari e della sua scuola, raccolta
unica al mondo di un fondo grafico di bottega rinascimentale.
Dal
luglio 2000 il Museo Nazionale del Cinema è aperto al pubblico
nel monumento simbolo della città di Torino, la Mole Antonelliana.
Il percorso espositivo ha una superficie complessiva di 3.200 metri
quadrati ed è articolato su cinque livelli: l'Archeologia del
Cinema, la Macchina del Cinema, la Collezione dei Manifesti, le Video
installazioni e la grande Aula del Tempio.
Il Museo propone, in un allestimento spettacolare, gli oggetti della
ricca collezione della Fondazione Maria Adriana Prolo: lanterne magiche,
scatole ottiche, fotografie, disegni, bozzetti e molti altri oggetti
curiosi.
L'unicità
di questa collezione museale risiede nel suo essere collezione RAI,
strettamente e inscindibilmente collegata al patrimonio degli archivi
e della storia aziendale.
Il primo progetto per la realizzazione di un Museo della Radio con
sede a Torino, città culla della radiofonia italiana, risale
al 1939.
Il materiale raccolto, ordinato e catalogato, ammonta a circa 1500
cimeli e comprende documenti, incisioni e apparati tecnico-professionali
di grande interesse.
Via
G. Verdi 16 - Centro di Produzione RAI di Torino
tel 011 / 8104927
fax 011 / 8126696
e-mail museo-rai@rai.it
MUSEO
DELLE ARTI DECORATIVE - FONDAZIONE PIETRO ACCORSI.
Il
Museo di Arti Decorative, nato dal lascito del grande antiquario Pietro
Accorsi, si presenta come una signorile dimora settecentesca preziosamente
ricostruita in tutti i particolari di arredo. Fra i pezzi più
prestigiosi della collezione si ricordano un doppio corpo ed un piccolo
cassettone del più grande ebanista italiano del Settecento
Pietro Piffetti, comò veneziani laccati e dipinti, un rarissimo
doppio corpo interamente rivestito in maiolica di Pesaro.
Via
Po 55 - Torino
tel 011/8150770
fax 011/837688 www.fondazioneaccorsi.it
ACCESSIBILE AI DISABILI
MUSEO
PIETRO MICCA.
C’è
un’altra città nel sottosuolo di Torino. Quando nel 1706
si svolsero l’assedio e la battaglia di Torino, la città
era difesa da una cerchia di mura, da una cittadella e da una rete
di gallerie che furono determinanti a rendere efficace la difesa.
Lo sviluppo urbanistico ha cancellato quasi completamente le fortificazioni
ma ha lasciato pressochè intatta la rete delle gallerie; lo
sviluppo è stimato in 14 chilometri di cui 9 percorribili Il
Museo Pietro Micca documenta gli episodi che si svolsero durante l’assedio.
Dalle sale del museo si accede alla rete delle gallerie. La visita
unisce all’interesse per un’opera di architettura militare
unica al mondo, la profonda emozione di rivivere episodi in cui gli
orrori della guerra sono stati vissuti da parte dei protagonisti con
grande dignità e coraggio.
Il
Borgo e la Rocca medioevali sono un caso unico all'interno dei Musei
civici torinesi, più simili ad un sito archeologico o monumentale
che ad un museo in senso stretto formato da collezioni incrementabili.
In effetti il complesso non nacque come museo, ma come padiglione
dell'Esposizione generale italiana artistica e industriale, che si
svolse a Torino dall'aprile al novembre del 1884. Mentre la Rocca
e il castello, furono costruiti per durare nel tempo, il villaggio
fu destinato alla demolizione, una volta che la manifestazione fosse
terminata.
Palazzo
Madama dal 1934 è anche un museo.
È questa la data nella quale il palazzo incrocia il destino
di una ricca raccolta di collezioni di memorie storiche e artistiche
dell’identità cittadina e nazionale: il Museo Civico
di Arte Antica di Torino. Un’unione densa di significato: Palazzo
Madama, un corpo sul quale la storia ha lasciato una fitta mappa di
tracce e di segni, assume definitivamente il ruolo di dimora della
memoria.
Il Museo Civico di Torino era nato nel 1860 sulla spinta di diverse
esigenze ed entusiasmi. Il clima post-unitario e la scia degli ideali
risorgimentali avevano acceso il desiderio di raccogliere e conservare
le patrie memorie storiche e artistiche. L’ampliamento della
città aveva fatto scaturire i più disparati ritrovamenti
archeologici.